Alla fine Putin se la ride di gusto. La Russia ha annesso la Crimea senza colpo ferire. E c’è da giurare che sarà solo la prima fase di una politica estera russa molto più aggressiva. Nei prossimi giorni ne vedremo delle belle, a partire dal confronto sul nucleare iraniano fino alla situazione in Siria.
Ma d’altra parte cosa poteva fare il povero Putin quando a contrastarlo ha gente di basso calibro come Catherine Ashton oppure Obama? Mica potevamo pretendere che non ne approfittasse. Voglio dire, Obama si spaventa anche di fronte a un bambino armato di fionda, la Ashton è troppo presa a curare gli interessi del marito per pensare a una politica europea. Il resto dell’Unione Europea fa affari e ha intrallazzi con lo zar Putin che valgono 10 Crimee.
Insomma, parliamoci chiaro, chi nel posto di Putin non avrebbe fatto le stesse cose avendo davanti cotanto schifio?
E non è che l’inizio. Vedrete che Vladimir ci prende gusto a surclassare gli inetti avversari. A Teheran già gongolano e pensano a come fare per alzare la posta in gioco al prossimo incontro sul nucleare iraniano, con Putin a proteggerli possono fare quel che vogliono. A Damasco Assad si sta sbellicando dalle risate e ammira la flotta russa a Tartus, che magari sarà pure vecchia e obsoleta ma è bastata a Obama per farsela addosso.
Washington e Bruxelles agitano le sanzioni, ma l’unica cosa che possono provocare a Putin è il solletico. Si comportano con la Russia come se fosse San Marino.
Povero mondo, in che mani è finito!!! Tra Obama, Kerry e la Ashton sembra di assistere a “oggi le comiche” solo che il tutto è tremendamente reale. E l’incubo è solo all’inizio.