In risposta a un cittadino che dice di essere onesto

Nicola Clemente il fatto che le persone hanno idee diverse, non vuol dire che ci si offende gratuitamente, il mondo è bello perche ci sono idee, culture, religioni diverse, anzi ci arricchisce. Tu hai un’altro problema, con i tuoi concetti sgrammaticati, il tuo immaginario risponde a uno schema obbligato, con rare eccezioni che servono soltanto a confermare la regola, assecondando i gusti del pubblico più colto e smaliziato ma sostanzialmente innocuo perché netta minoranza. Lo schema è quello del bene che lotta contro il male, del buono che alla fine affronta in duello il cattivo, pellerossa o bandito che sia. Il bene contro il male, il buono contro il cattivo, e dentro i panni del buon giustiziere si avverte tutto il mondo dei tuoi valori: individualismo, ignoranza, egocentrismo, che non ti fanno vedere le problematiche che vive quello che prima si chiamava, ceto medio. Per te quel che conta è mettere una foto nel tuo profilo facebook con la giacca e la cravatta, ti senti cool, è posizionarti tra gli onesti, perché tutti gli altri sono disonesti a prescindere, colpevoli di non riuscire a pagare lo stato mafioso che ormai ti espropria il 67% del tuo lavoro. Concludo riportando la tesi di un premio nobel all’economia Milton Friedman in tempi non sospetti: “se l’Italia si regge ancora è grazie al mercato nero e all’evasione fiscale che sono in grado di sottrarre ricchezze alla macchina parassitaria ed improduttiva dello Stato per indirizzarle invece verso attività produttive”. Con questo solo per dire che la tassazione è arrivata a un livello tale che, uno come te che dice quelle parole insensate, del tipo “io pago le tasse anche per chi non le paga” innesca nei sentimenti delle persone che soffrono, un tale ribrezzo, perché impossibilitate a uscire allo scoperto per dignità o per vergona.

post integrale pubblicato su facebook

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