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DISCORSO SUL DEBITO, FATTO DA THOMAS SANKARA ALL’ONU
Organizzazione per l’unità Africana
29 luglio 1987 – ucciso il 15 ottobre dello stesso anno
Il debito è la nuova forma di colonialismo, i vecchi colonizzatori si sono trasformati in tecnici dell’aiuto umanitario, ma sarebbe meglio chiamarli tecnici dell’assassinio. Sono stati loro a proporci i canali di finanziamento, i finanziatori, dicendoci che erano le cose giuste da fare, per far decollare lo sviluppo del nostro paese, la crescita del nostro popolo e il suo benessere.
Questi finanziatori ci sono stati consigliati, addirittura raccomandati, ci hanno presentato pacchi di dossier e prospetti finanziari allettanti. Erano elegantissimi quei dossier, ma adesso ci troviamo indebitati per i prossimi 50/60 anni e forse piu. Cioè siamo stati convinti a compromettere i nostri popoli per 50 anni e più.
Hanno fatto in modo che l’Africa, il suo sviluppo e la sua crescita, obbediscano a delle norme, a degli interessi che le sono totalmente estranei. Hanno fatto in modo che ogniuno di noi sia oggi e domani uno schiavo finanziario.
Obbligo morale di pagare i nostri debiti?
Ma non è mica un problema morale. Che centra l’onore con nel fatto che si paghi o non si paghi. I debiti non possono essere pagati, perché innanzitutto, se noi non li rimborsiamo, se non paghiamo, i nostri finanziatori non moriranno, questo è poco ma sicuro. Al contrario, se pagassimo, i nostri paesi morirebbero e questo è ancora più certo. Quelli che ci hanno portato all’indebitamento, hanno giocato con noi come in un casinò, finché hanno vinto e guadagnato… non c’era nessun problema, ora che rischiano di perdere… vogliono indietro tutti i soldi giocati, ci dicono che altrimenti ci sarebbe la crisi e invece no signor Presidente!
Hanno giocato ora possono anche perdere, sono le regole del loro gioco e la vita continuerà [grandi applausi in sala] ma se il Burkina Faso resterà il solo a rifiutarsi di pagare, io non ci sarò la prossima conferenza.
Se invece avrò il sostegno di tutti voi, sostegno di cui avrò un gran bisogno, se saremo tutti uniti, potremo evitare di pagare e usare quindi le nostre risorse per lo svuluppo dei nostri paesi.
Thomas Sankarà lo uccisero due mesi dopo questo discorso
Thomas Sankarà era il Presidente del Burkina Faso, il suo obiettivo era la felicità del suo popolo e quando fù eletto eliminò tutti i burocrati e le mercedes e comprò delle semplici utilitarie. Lui stesso girava in utilitaria o in bicicletta. Il suo stipendio era più basso di quello della moglie che era un dirigente della dogana. Tutti i funzionari pubblici dovevano dichiarare i loro averi quando sono entrati in rapporti con lo stato per verificare se ci fossero arricchimenti illeciti. Lui stesso dichiarò di avere una piccola casa con il mutuo da finire di pagare, una chitarra, una moto, molti libri e i suoi vestiti e alla sua morte era tutto quello che possedeva.
Thomas Sankara
“… e quel giorno uccisero la felicita’ “
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Thomas Isidore Noël Sankara (Yako, Alto Volta, 21 dicembre 1949 — Ouagadougou, Burkina Faso, 15 ottobre 1987) è stato il 5° Presidente della Repubblica dell’Alto Volta e dal 1984 1° Presidente del Burkina Faso.
” Per l’imperialismo è più importante dominarci culturalmente che militarmente. La dominazione culturale è la più flessibile, la più efficace, la meno costosa. Il nostro compito consiste nel decolonizzare la nostra mentalità. “
Il Capitano Thomas Sankara è stato un leader molto carismatico, per tutta l’Africa Occidentale sub-sahariana. Cambiò il nome di Alto Volta ed è stato il 1° Presidente del Burkina Faso, e si impegnò molto in favore di riforme radicali per eliminare la povertà. Questi elementi combinati tra loro hanno contribuito a farlo considerare e soprannominare come “il Che Guevara africano”.
Durante un suo discorso all’ONU il 4 ottobre 1984, avanzò la richiesta di sospensione di Israele e di espulsione del Sud Africa dalle Nazioni Unite.
” Il debito pubblico nella sua forma attuale, controllata e dominata dall’imperialismo, è una riconquista dell’Africa sapientemente organizzata, in modo che la sua crescita e il suo sviluppo obbediscano a delle norme che ci sono completamente estranee. In modo che ognuno di noi diventi schiavo finanziario, cioè schiavo assoluto, di coloro i quali hanno avuto l’opportunità, l’intelligenza, la furbizia, di investire da noi con l’obbligo di rimborso. “
Sankara venne ucciso il 15 ottobre 1987 insieme a dodici ufficiali, in un colpo di stato organizzato da un suo ex compagno d’armi (e poi suo braccio destro), l’attuale presidente del Burkina Faso, Blaise Compaoré con l’appoggio di Francia e Stati Uniti d’America. I compagni uccisi con lui erano: Noufou Sawadogo, Amadé Sawadogo, Abdoulaye Guem, Der Somda, Wallilaye Ouédraogo, Emmanuel Bationo, Paténema Soré, Frédéric Kiemdé, Bonaventure Compaoré, Paulin Bamouni, Christophe Saba, Sibiri Zagré.