Dall’ introduzione dell’ Euro non sono cambiate solo le abitudini…E’ cambiata la vita di ogni cittadino! Ovviamente in negativo. Però le pecore addomesticate obbediscono e si lasciamo magiare dei volponi che le abbindolano con parole e chiacchiere da Oscar… Ed eccoci arrivati al punto in cui ci troviamo attualmente!
Da quando l’euro è entrato DISGRAZIATAMENTE nelle nostre vite nulla è più come prima:
1- i paesi dell’ Euro – zona sono quelli cresciuti meno tra i paesi OCSE;
2- i paesi mediterranei sono quelli cresciuti meno tra i paesi dell’ Euro – zona;
3- l’Italia è il paese cresciuto meno tra quelli mediterranei;
4- le differenze economiche e finanziarie tra aree forti e aree deboli si sono ampliate;
5- il Meridione italiano non è cresciuto affatto, anzi è calato, raggiungendo un divario del 70% circa rispetto al Nord;
6- se togliamo dal suo pil i trasferimenti che riceve dal Nord supertassato, praticamente il Meridione è Terzo Mondo, senza spinte di crescita e con disoccupazione al 50% circa;
7- il Meridione, gravando sull’ economia del Nord, la deprime e trascina il Nord nel declino;
8- gli investimenti in Italia sono crollati del 20%, e nel Meridione del 38%;
9- non si vedono reazioni correttive a quanto sopra, ma tutto continua nella suddetta direzione;
10- gli aiuti dalle aree più efficienti a quelle meno efficienti consentono a queste ultime di mantenere le loro inefficienze;
11- i governi italiani, almeno da 15 anni, governano nell’interesse della Germania e di altri paesi stranieri, e contro l’interesse degli Italiani.
Conclusioni sulla base dei fatti osservati in questi 15 anni:
1- l’Euro funziona all’ inverso di come era stato promesso; e questa è la prova della grande persa per …. i fondelli che ci è stata fatta!
2- la moneta unica (rectius: il blocco dei cambi) aumenta le divergenze tra i paesi che le adottano;
3- soffoca le economie più deboli, causando in esse disinvestimenti, disoccupazione, insolvenze, emigrazione di massa;
4- non aumenta l’efficienza, non corregge le pratiche sbagliate, non suscita reazioni di adattamento, ma peggiora le pratiche scorrette spingendo le classi dominanti a difendere le loro posizioni;
5- ci dovrebbero essere, in un sistema di cambi flessibili, tante monete quante le diverse aree di pari produttività; quindi una moneta per le aree più produttive (come sicuramente la Germania Occidentale), una per quelle meno produttive (quindi sicuramente una per il Meridione italiano e la Grecia), una per le aree intermedie;
6- ovviamente ciascuna area dovrebbe essere uno Stato indipendente, con una sua politica economica;
7- di integrazione si può realisticamente parlare solo entro entro ciascuna di queste aree;
8- i danni economici e sociali causati dall’Euro sono immensi, ma coloro che ne traggono vantaggio sono tanto forti, che riescono a imporre la continuazione del piano Euro senza notevoli difficoltà.
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